VIII legislatura – Tornata del 23 febbraio 1863
deputato Maresca circa l'esistenza della società emancipatrice sacerdotale in Napoli, e risposta del ministro guardasigilli Pisanelli — Un'interpellanza del
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il padre Luigi Prota, domenicano, Presidente della società emancipatrice del sacerdozio italiano in Napoli. Ora io ricordo che il signor ministro
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società emancipatrice del sacerdozio in Napoli, non conoscendo io che il Governo si metta a proteggere una società emancipatrice e regolare di sacerdoti
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in Modena, in Lombardia, in Toscana, e massime in Napoli ed in Sicilia, non invadeva per diritto, perocchè fu sempre in cotesti paesi propugnata la
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In Toscana, in Napoli, in Sicilia, in Lombardia, in Modena per esempio sta il secondo dei due principii accennati. Giuseppe II, dopo la morte di sua
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Trattandosi dei porta-lettere, credo poter osservare come la città di Napoli sente il difetto del numero dei porta-lettere corrispondente alla
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Non bisogna credere che il movimento postale della città di Napoli stia a quello di Torino in proporzione della rispettiva popolazione. Napoli ha
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Maresca. Io voleva dire che l'esercizio postale procede bene in Napoli, poichè ho avuto sempre esattamente le mie lettere.
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Ma ciò nulladimeno, se sarà riconosciuto che a Napoli occorre aumentare i porta-lettere, sarà impegno del Ministero di provvedervi e soddisfare in
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Napoli non è questo numero che superiore di 30, il che, a parer mio, non è proporzionato alla grandezza di quella città in confronto di Torino. Se poi
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Menabrea ministro pei lavori pubblici. Sarà mia cura esaminare se il numero dei porta-lettere della città di Napoli non sia sufficiente per un buono
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Maresca. L'onorevole deputato Lazzaro si duole che il servizio postale in Napoli non sia bene eseguito. Io penso che questa sua osservazione non
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alle medesime il giorno dopo. La città di Napoli considerata topograficamente è forse quattro volte maggiore della città di Torino, ed il numero de
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vedere se ci fosse modo di conciliare l'economia che ci proponiamo col servizio postale che nella città di Napoli richiederebbe uno sviluppo maggiore.
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L'onorevole ministro ha presentato due cifre, le quali prese alla lettera, possono indurre il Parlamento in un errore e far credere Napoli molto meno
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numero dei porta-lettere per la città di Napoli, dove parmi veramente che ve ne sia il bisogno.
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Lazzaro. Credo opportuno di richiamare l'attenzione del Ministero sopra un fatto che avviene in Napoli appunto per questo premio dato ai rivenditori
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in Napoli si è costretti a spedire le lettere senza affrancarle, epperciò il destinatario è costretto a pagare una tassa doppia.
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In Napoli si comprende benissimo che la mancanza di francobolli derivi da circostanze indipendenti dalla volontà del Governo, ma nelle provincie
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Ordinariamente avviene che i venditori di francobolli, nelle condizioni attuali, in Napoli, non vogliono incaricarsi della vendita, e la ragione è la
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verifica nelle provincie e non nella città di Napoli.
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Io desidero chiamare l'attenzione della Camera e del signor ministro su quello che è avvenuto circa queste vetture corriere in Napoli. Erano state
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Napoli, potessero sempre esser certi trovare in quel porto il piroscafo.
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Circa al fatto avvenuto in Napoli, avendo domandato uno schiarimento all'onorevole ministro, ed egli avendo avuto la gentilezza di promettermelo per
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per giungere fino a Napoli, che è il punto estremo della linea; ond'è che per non ritardare di troppo la corrispondenza tra Ancona e Napoli, si è
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città del litorale senza ritardare prima il movimento del loro legno che deve partire da Ancona per giungere fino a Napoli; questi approdi poi non si
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Accademia della crusca
